“La custodia” giornata della Memoria
lunedì 27 gennaio 2025
Lettura ad alta voce, danza e musica
In occasione della Giornata della Memoria lunedì 27 gennaio 2025 alle ore 11 presenterà agli istituti scolastici imolesi lo spettacolo "La custodia" presso il Teatro “E. Stignani” di Imola.
Lo spettacolo, che coinvolgerà una nutrita rappresentanza di studenti della Scuola Secondaria di I grado “Luigi Orsini", prevede letture ad alta voce, danza e musica dal vivo con il gruppo LaAV (coordinato dalle proff.Elisa Camaggi, Sara Fantini, Anna Garbesi), alcune allieve del laboratorio pomeridiano di danza (curato dalle proff. Luana Vittuari e Beatrice Bagnari), il coro Teens (preparato dalle proff. Evgenija Chislova e Veronica Farnararo) e l’orchestra Orsini Senior (coordinata dalla Prof.ssa Paola Tarabusi, in collaborazione con i docenti dei corsi pomeridiani di potenziamento musicale proff. E.Cilli, F. Gueci, G. Costa, P, Tarabusi, D. Benghi, A. Petrillo, C. Roca, L. Tassinari, E. Reolid Felipe). Grafica e scenografie sono opera della prof. Paola Vacchi mentre la regia è affidata all’attrice Reina Saracino.
Oggetto del racconto "La custodia" è la vicenda di Clara Reiss, pianista austriaca ebrea, realmente scampata a Imola alle persecuzioni razziali, e della scrittrice Katia Dal Monte che, venuta a conoscenza di questa storia, l’aveva parzialmente ricostruita, aiutandosi anche con i suoi ricordi di bambina. Una interessante ricerca in diversi archivi storici è poi stata fatta in anni recenti da Marco Orazi, segretario del Centro Imolese di Documentazione sulla Resistenza Antifascista. Gran parte della sceneggiatura di questo spettacolo è stata ricavata dal racconto di Katia Dal Monte, con il contributo della stessa autrice.
Obiettivo della performance, in occasione della Giornata della Memoria, è sottolineare ancora una volta l’importanza di conservare la memoria, aggiungendo un tassello alla Storia attraverso la descrizione delle privazioni, delle miserie, delle paure nella carne viva di una persona vera, reclusa così vicino a noi, nei luoghi che oggi possiamo frequentare in libertà.
